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Vaccarizza è sita prossima alla confuenza tra il fiume Po e Ticino , a soli 3 Km da Pavia est.

La frazione di Vaccarizza appartiene al comune di Linarolo, in provincia di Pavia, nella regione Lombardia.

La frazione di Vaccarizza dista 3,87 chilometri dal medesimo comune di Linarolo cui essa appartiene.

Del comune di Linarolo fanno parte anche le frazioni di Ospedaletto(1,75 km), Paltinera (1,23 km), San Leonardo(4,51 km).

La frazione di Vaccarizza sorge a 63 metri sul livello del mare.

Nella frazione di Vaccarizza risiedono circa 155 abitanti tra cui il sottoscritto.

VACCARIZZA - Un po di storia

 

Vaccarizza (CC L523) faceva parte della Campagna Sottana di Pavia, ed era compreso nella squadra (podesteria) del Vicariato di Belgioioso. Nel XVIII secolo gli furono aggregati i piccoli comuni di Ospedaletto e San Leonardo. Nel 1872 il comune di Vaccarizza fu soppresso e unito a Linarolo.

comune di Vaccarizza (sec. XIV - 1757)

Vaccarizza è indicato come appartenente alla Campagna Sottana nella “Relatione di tutte le terre dello Stato di Milano” di Ambrogio Opizzone (Opizzone 1644). Dalle risposte ai Quarantacinque quesiti della giunta del censimento ricevute il primo febbraio 1751 (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3020) questa località della Campagna Sottana risulta infeudata al conte Antonio Barbiano di Belgioioso che per il feudo percepisce solamente la tassa sui focolari. Vaccarizza è soggetta al podestà di Filighera. La comunità è retta da un console e da un deputato eletti durante il primo dei due consigli generali che si fanno ogni anno. Il console presta giuramento presso la curia pretoria di Pavia e presso il podestà di Filighera. Le scritture sono tenute da un cancelliere salariato.

ultima modifica: 01/12/2006

[ Elisa Bassi, Cooperativa Arché - Pavia ]

tratto da : I TEMPLARI NEL TERRITORIO DI PAVIA


Si ringrazia Alberto Arecchi e l'associazione Liutprnad.it per l'articolo e le informazioni qui allegate

Baussant - Balzana

cavaliere templare

Lungo la strada da Pavia verso Cremona, si raggiunge la chiesa roma­nica con ospedale di Motta San Damiano che appartenne agli Olivetani e ai Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme (Ordine di Malta). Da Valle Salimbene possiamo scendere nella valle del Po, a San Leonardo (nome derivato da San Leonardo di Limoges) e a Vaccarizza, proprio presso la confluenza del Ticino nel Po. Qui sorgeva una chiesetta che è stata portata via dalle acque. Rimangono un antico convento di suore riadattato e un Crocifisso del sec. XII, affiancato dalla Vergine, da San Giovanni, dalle immagini simboliche del Sole e della Luna, coi loro rispettivi spiriti maestri che sembrano voler pulire gli astri con uno straccetto, o forse coprirli e scoprirli per seguire le fasi e le eclissi.

Si prosegue verso Linarolo e si tocca la frazione Ospitaletto. Tutto il territorio di Linarolo era dei Templari e fu dipendente dal Priorato dei Santi Simone e Giuda. Il castello e l’ospedale di Linarolo passarono agli Antoniniani nel 1380, grazie al testamento del nobile Edoardo Cani. Quello che ancor oggi si chiama Ospitaletto è l’ospedale nuovo, ricostruito nel 1439 con l’annesso mulino. Nei pressi, però, si riconoscono tracce di edifici più antichi, come una bellissima monofora di epoca romanica (la sua fattura, che ricorda la chiesa di San Teodoro, suggerisce il sec. XIII). Proseguiamo, sul ciglio della valle, verso San Giacomo della Cerreta. Chiesetta graziosissima, dedicata all’apostolo patrono dei pellegrini, risale alla metà del sec. XV ed è riccamente affrescata all’interno. Gli affreschi rimasero a lungo co­perti da uno strato di calce, steso per disinfezione dopo che l’edificio era stato adibito ad ospedale per colerosi. A Santa Cristina si trovava un’importante Abbazia, fondata nel sec. IX, centro di fede e di cultura per mille anni (fu abolita nel 1776). Vi passò anche, nel 1268, Corra­dino di Svevia.